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Archivio Editoriali - 26 Novembre 2022
a cura di Fiorenzo Pampolini

CANZONISSIMA 1972. I RIPESCAGGI E L'ULTIMO SALUTO A NICO FIDENCO

Cari amici, riprendiamo il discorso su Canzonissima 1972, condotta da Pippo Baudo e Loretta Goggi. La prima fase della trasmissione si conclude con due puntate in onda il 4 e l’11 novembre. In queste due serate si esibiscono i 12 cantanti (6 uomini e 6 donne) che si erano classificati a ridosso dei primi (v. editoriale del 12 novembre). Ecco, dunque, le scalette delle due puntate di ripescaggio.

SABATO 4 NOVEMBRE   
Giovanna (E penso a te)
Donatello (Ti voglio)
Caterina Caselli (La casa degli angeli)
Peppino Gagliardi (Come le viole)
Rita Pavone (Cuore)
Tony Astarita (Ti prego non piangere)
Marisa Sacchetto (Amore amaro)
Claudio Villa (Il tuo mondo)

SABATO 11 NOVEMBRE
Anna Identici (Era bello il mio ragazzo)
Peppino Di Capri (Reginella)
Marcella (Io vivrò senza te)
Michele (Un uomo senza una stella)
Ombretta Colli (Tutte le volte)
Little Tony (Laggiù nella campagna verde)
Gigliola Cinquetti (La Boheme)
Gianni Nazzaro (Far l’amore con te)

La classifica generale di queste due puntate promuove alla seconda fase dieci cantanti (5 uomini e 5 donne) che vanno ad aggiungersi agli 8 già qualificati nelle prime 4 puntate. Essi sono (in ordine alfabetico): Caterina Caselli, Gigliola Cinquetti, Peppino Di Capri, Donatello, Peppino Gagliardi, Marcella, Gianni Nazzaro, Rita Pavone, Marisa Sacchetto, Claudio Villa.

Dal 18 novembre, inizia così la seconda fase con i 18 cantanti rimasti in gara che si disputeranno nel corso di tre puntate i 12 posti delle semifinali. Ne parleremo nelle prossime settimane.

Voltiamo pagina per inviare il nostro ultimo saluto al cantante Nico Fidenco che ci ha lasciato il 19 novembre scorso all’età di 89 anni. Domenico Colarossi (questo il suo vero nome), nato a Roma nel 1933, ebbe il suo momento di grande popolarità tra il 1960 e il 1961, quando incise prima “What a sky” (in italiano “Su nel cielo”), tratto dal film di Francesco Maselli “I delfini”, e poi nell’estate del 1961, quando uscì quello che può essere considerato il primo tormentone estivo, e comunque il primo 45 giri italiano a superare il milione di copie vendute, ovvero “Legata a un granello di sabbia” (che, pensate un po’, era stata rifiutata dalla commissione selezionatrice del Festival di Sanremo).

Poi vengono altri successi con partecipazioni al Disco per l’estate (“Con te sulla spiaggia”, “La voglia di ballare”). In seguito, Fidenco si dedicò alla composizione di colonne sonore per la cinematografia in genere. Dal 1984 al 2002, con i colleghi Riccardo Del Turco, Jimmy Fontana e Gianni Meccia diede vita a I Super 4, quartetto con il quale ripropose successi tratti dai rispettivi repertori degli anni sessanta riarrangiati in chiave moderna, con cui pubblicò tre album di discreto successo commerciale.

Noi lo vogliamo ricordare con un articolo del Radiocorriere TV dell’autunno 1961, quando era all’apice della notorietà, ed aveva fatto la sua prima tournée negli Stati Uniti. Ecco il racconto del suo rientro a Roma scritto sul Radiocorriere TV da Delfina Metz.

“L’altro lunedì, dritto dritto dal cielo, l’America ci ha rispedito il cantautore del momento Domenico Colarossi, in arte Nico Fidenco. L’attendevano al varco dell’Aeroporto di Fiumicino, due parenti (i genitori Regina e Dandolo Colarossi), la fidanzata Fioretta Metz, la collega Miranda Martino e moltissimi paparazzi, indispensabili barometri dell’indice di popolarità.

“Ragazzo d’oro” è l’ultimo soprannome che la stampa ha trovato per il cantautore nato ed esploso in questo ultimo anno. Le ragioni ci sono perché Fidenco (come dischi) è stato fra i più venduti del 1961. Lo scorso settembre, alla Terrazza Martini, a Milano, gli hanno consegnato il Disco d’Oro, traguardo e orgoglio di ogni ugola che superi la vendita di un milione di dischi.”

“Fidenco si è trattenuto in America complessivamente un mese. La sua prima tappa è stata New York che lo ha accolto con grande calore (le sue canzoni sono giornalmente trasmesse dalle Radio Locali) assieme agli altri tre messaggeri della canzone italiana: Tony Del Monaco, Mario Abbate e Mei Lang Chang, la minuscola cinesina, ormai nostrana, che abbiamo conosciuto nell’ultimo “Giardino d’inverno” di televisiva memoria.

“Preso nel ritmo della più frenetica città del mondo, fin dalla sera del suo arrivo, Fidenco si è esibito, durante il primo ricevimento in suo onore, al 64esimo piano del Rockefeller Building di fronte ad una selezionata ma numerosa folla di ospiti. C’era Perez Prado, il dinamico re del mambo che si è dichiarato fervido ammiratore delle canzoni di Nico; c’era Zsa Zsa Gabor, rimasta favorevolmente colpita da questo nostro cantante senza ricci e senza baffi.

“A New York, Fidenco è rimasto il tempo necessario per esibirsi con successo nei principali teatri. Ha cantato al Radio City, davanti a 5.000 spettatori, ha sostenuto uno show all’Accademia di Brooklin per gli immigrati italiani. In albergo, il Bristol, gli sono state recapitate più di mille lettere scritte in italiano dagli emigrati che lo incaricavano di salutare per loro, questa o quella città italiana, il loro sperduto paesetto d’origine e perfino qualche parente.

“Dopo New York, Fidenco ha visitato il Canada e ha eseguito il suo repertorio a Toronto e a Montreal. La televisione americana l’ha requisito come ospite d’onore per la popolarissima trasmissione “Gioca il tuo intuito”. Fidenco ha cantato in inglese, davanti a 40 milioni di telespettatori, “What a sky”, il suo cavallo di battaglia, e poi in italiano il suo ultimo successo “Legata a un granello di sabbia”, che gli americani si sono affrettati a tradurre per i fans d’oltreoceano.

Ciao, caro Nico, buon viaggio.

Le foto della settimana

Ottobre 1961: Nico Fidenco (terzo da sinistra) al suo arrivo a Roma è stato accolto dal maestro Crusca e da Miranda Martino. Con loro c’è anche la cinesina del varietà televisivo “Giardino d’inverno” Mei Lang Chang, che ha seguito il cantante nella sua tournée negli Stati Uniti.
(Foto da RadiocorriereTV)

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