Archivio Editoriali - 17 Ottobre 2015 |
a cura di Fiorenzo Pampolini |
FESTIVAL DELLE ROSE 1965 E LA TERZA PUNTATA DE LA PROVA DEL NOVE Cari amici, la seconda edizione del Festival delle Rose si svolge all’Hotel Hilton di Roma dal 15 al 17 ottobre 1965, con il patrocinio dell’Ente Provinciale per il Turismo della capitale. L’orchestra è diretta da Giampiero Boneschi e Bruno Canfora, e all’esecuzione delle canzoni partecipano anche i “4 + 4” di Nora Orlandi. I presentatori sono Corrado e Carla Puccini. La radio trasmette in diretta le tre serate, mentre la TV manda in onda soltanto la registrazione della serata finale il 19 ottobre alle 21,45. Il cast è suddiviso in 14 “Cantanti noti” e 16 giovani. I primi sono in gara con due canzoni (ovvero con i due brani pubblicati sul loro ultimo 45 giri), e tutti e 14 accedono alla finale con una sola canzone, mentre i 16 giovani concorrono con un solo motivo, e soltanto 8 di essi passano il turno e sono promossi alla serata finale. Ecco l’elenco dei cantanti in gara con le rispettive canzoni: CANTANTI NOTI Le Amiche: Basta coi ricordi (*) - Se questa vita non ti va CANTANTI GIOVANI Gli Angeli di Trieste - Tredici lune Tra i cantanti giovani da segnalare Franco Califano all’inizio della sua carriera. Anna Maria Izzo tornerà a farsi sentire nel 1970, partecipando a “Un disco per l’estate” con una canzone il cui titolo (ma solo quello, visto che si tratta di canzoni diverse) sarà uguale (“La corriera”) a quello della canzone presentata in questo Festival delle Rose da un’altra debuttante. Per il resto, tutti nomi che torneranno presto nell’anonimato, compreso quel Daniele Silvestri che non può essere, per ovvi motivi anagrafici, il bravo cantautore romano lanciato a Sanremo nel 1995. La vittoria va ad Orietta Berti, in finale con “Voglio dirti grazie”, mentre tra i giovani, si aggiudica il premio della critica Loredana Bufalieri con “Tu che sei lassù”. Il premio dell’Ente del Turismo va a Bruno Lauzi per la canzone “Ti ruberò”. Mercoledì 13 ottobre 1965, va in onda la terza puntata del torneo musicale abbinato alla Lotteria di Capodanno, “La prova del nove”, condotto da Corrado con Walter Chiari. La trasmissione è dedicata alle canzoni del teatro. Apre la serie di canzoni “Creola”, composta da Ripp nel 1920 per Isa Bluette, riproposta per l’occasione da Tony Dallara. Segue “Il fox della luna”, di Virginio Ranzato, interpretata da Achille Togliani, che rappresenta il primo successo lanciato dall’operetta. “La ballata di Mack”, motivo principale dell’”Opera da tre soldi” di Bertolt Brecht e Kurt Weill è affidata a Milly che fu già ottima interprete di questo lavoro al Piccolo di Milano con la regia di Strehler. Chiude la quaterna delle canzoni antecedenti al 1940, “Swanee”, il primo grosso successo di George Gershwin, proposto da Lilian Terry. Fra le canzoni teatrali della nuova generazione figurano due successi della coppia Garinei e Giovannini: una composta da Gorni Kramer nel 1952 dal titolo “Merci beaucoup”, tratta da “Attanasio cavallo vanesio”, e l’altra da Trovajoli nel 1960 per “Rugantino”, dal titolo “Roma nun fa la stupida stasera”. Le due canzoni sono interpretate rispettivamente da Fred Bongusto e Bruno Martino. Le altre due canzoni moderne provengono, la prima da “West side story”, “Maria”, affidata a Mario Del Monaco, l’altra “Vorrei danzar con te”, è il leit-motiv di “My Fair Lady”, cantata da Tina Centi, la bravissima doppiatrice della trasposizione cinematografica della commedia musicale. Intanto, il sabato sera va in onda in TV il romanzo musicale “Scaramouche”, ispirato alla vita dell’attore Tiberio Fiorilli e alla maschera teatrale di Scaramuccia. Protagonista dello sceneggiato in cinque puntate è Domenico Modugno, che apre ogni puntata cantando “Com’è bella l’avventura, un cavallo e una chitarra”, primi famosi versi della sigla di apertura dal titolo “L’avventura”. https://www.youtube.com/watch?v=aizITZ3P7f4 |